Francamente non ero particolarmente attratto da questo #19 de Le Storie, un po' per la copertina non esaltante ed un po' per il tema scacchistico che non mi appassionava. Ma dopo sole poche pagine di lettura mi sono dovuto ricredere, l'albo scritto da Giovanni Di Gregorio e disegnato da Alessia Fattore e Maurizio Di Vincenzo è probabilmente uno dei migliori della collana da diverso tempo a questa parte.
La trama: 1851, esposizione internazionale di Londra. Padiglioni sterminati presentato le più grandi invenzioni da ogni parte del mondo, e tra di esse la parte del leone la fanno gli automi. Tra di loro ADAM, l'automa scacchista, che sfida in una interminabile partita il prussiano Fiehedrssen, considerato il miglior giocatore del mondo. Fiehedrssen è aggressivo e parte subito all'attacco, ma ogni volta che sacrifica una pedina per avanzare una persona muore. Prima un passante alla caduta del primo pedone, poi il vescovo di Londra al sacrificio dell'alfiere (bishop, ovvero vescovo, in inglese). E se si arrivasse al sacrificio della regina? Eppure ADAM pare davvero solo una macchina, chi è a commettere gli omicidi, e perché?
La trama dal vago sapore steampunk è ben scritta e congegnata, ed è accompagnata alla perfezione da disegni molto classici e "bonelliani". Il finale forse poteva essere migliore, ma va bene così. Bravo Di Gregorio!
Voto: ****
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