sabato 21 febbraio 2015

Episodio Uno: Better Call Saul

Breaking Bad è stata per molti LA serie della vita, ma chi di voi l'ha seguita fin dall'inizio? Ricordo quando all'inizio della prima stagione iniziai a consigliarla ad amici e conoscenti, quando raccontavo la trama erano più le facce stranite rispetto ai cenni d'assenso. Una serie su un professore di chimica debole e malato di cancro che si mette a produrre droga? Che stronzata sarebbe? E invece Breaking Bad, partita lentamente, ha saputo crescere di puntata in puntata, di stagione in stagione fino a diventare... Breaking Bad, appunto. Riuscirà lo spin-off a ripercorrere la stessa strada o è solo un estremo tentativo di monetizzare un brand che - piaccia o meno - è giunto alla conclusione?

BETTER CALL SAUL


"Meglio chiamare Saul". Saul Goodman è un personaggio di quelli che non riesci a levarti dalla testa. Per mille motivi! Perché Bob Odenkirk è un grandissimo attore, perché i suoi cartelloni pubblicitari sono pressoché perfetti, perché i suoi collaboratori contribuiscono a completare il suo mito, perché Saul Goodman ha apparentemente la risposta giusta per qualsiasi quesito, sa sempre come farla franca, conosce tutti, e se c'è qualcuno che non conosce, probabilmente conosce qualcuno che lo conosce.

Troppo complicato? Ok.

Saul Goodman è un mito, ma chi è Saul Goodman. Anzi meglio ancora, e se Saul Goodman non esistesse?

In Better Call Saul facciamo la conoscenza di Jimmy McGill, avvocato di buone speranze (forse) ma dal presente a dir poco incerto. Guida una vecchia auto sgangherata, il suo studio è nel retro di un negozio di pedicure cinese, i casi che riesce ad ottenere sono stupidi e fallimentari, i clienti importanti gli sfuggono verso altri studi più prestigiosi. Suo fratello, Chuck, è anche lui un avvocato... o forse è meglio dire era, visto che non troppo chiari motivi di salute (mentale, più che altro) lo costringono a rimanere a casa, senza luce elettrica, televisione, telefoni, in attesa di un futuro di guarigione che chissà mai se arriverà. Jimmy lo mantiene, si prende cura di lui, cerca in qualche modo di farlo uscire dal pantano in cui si è ficcato...

Jimmy McGill è Bob Odenkirk. Jimmy McGill non è ancora Saul Goodman... ma lo diventerà.

Per adesso ho visto solo la prima puntata, ma è evidente che Better Call Saul sarà la storia della nascita di un uomo, Saul Goodman, alle spese di un altro, Jimmy McGill. La storia della lotta tra queste due personalità necessariamente alternative, del conflitto interiore che pervade il protagonista, diviso tra la voglia di fare bene, di essere un cittadino modello, di aiutare gli altri, e la consapevolezza che si può arrivare davvero solo muovendosi attorno alle regole, distorcendole, usandole a proprio vantaggio o perché no, ignorandole. La prima puntata è stata interlocutoria, come è normale che sia, ma ho la sensazione che il viaggio di (o verso) Saul Goodman sarà appassionante, creativo, in continua crescita come quello di Walter White. I presupposti ci sono tutti, già nel primo episodio ci sono accenni a quello che diverrà il futuro di Saul, si intravede Ehrmantraut... ma non solo, in un finale che non sarebbe giusto spoilerare.

Ci sarà da divertirsi!

Voto: ****

Continuerò a guardarlo? Si!

2 commenti:

  1. Salvini, Carlo Conti, la Isoardi e la Kyenge in un nuovo graffito di WC: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_febbraio_13/salvini-conti-isoardi-street-art-festival-politica-ed279960-b3a2-11e4-8ea5-42a1b52c991f.shtml

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  2. per me per ora è parecchio deludente...
    spero che si riprenda, però ho qualche dubbio.

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