domenica 10 maggio 2015

Venti anni fa #04: Timoria - 2020 Speedball

Venti anni fa era il 1995, ed io avevo 16 anni. E nonostante gli anni 90 siano stati un decennio di crisi e contraddizioni usciva anche tanta roba bella. Ad esempio...


Fa un po' tristezza pensare a Francesco Renga oggi, impegnato in canzoncine per ragazzine quando venti anni fa dava vita (insieme ovviamente al mastermind Omar Pedrini) al disco più pesante, in alcuni pezzi quasi esplicitamente heavy metal della rock band più di successo degli anni 90 dopo i Litfiba: i Timoria! 2020 Speedball usciva appunto nel 1995 ed io, affamatissimo di sonorità rock, non potevo lasciarmelo scappare, attratto dai chitarroni della title track e dalla balladona strappamutande Senza Far Rumore. I Timoria venivano dal successone di Viaggio Senza Vento ed avrebbero potuto tranquillamente adagiarsi su quelle sonorità più soft e puntare al bis, ma in quel momento di enorme fermento per il rock italiano provarono a diversificare ancor più la loro già varia proposta, spaziando dall'heavy metal (appunto) al blues, dalle ballad ad esperimenti quasi world music, dall'hard rock a... cos'è Dancing Queen? Dance rock? (auto)Ironia? Insomma, quella cosa lì! 

Ascoltandolo oggi 2020 Speedball appare datato in alcuni pezzi, tipo Mi Manca l'Aria, cantata dal tastierista Enrico Ghedi, che allora mi pareva pesantissima e trascinante, ma ascoltata oggi fa un po' sorridere con il suo pseudo-growl. Ma quello che più colpisce è la varietà di idee. Oggi band osannate dalla critica potrebbero costruirci una discografia intera, Pedrini (che non ha mai suonato così bene) e compagni invece gettarono tutto dentro questi diciassette pezzi, bruciando anche riff e passaggi interessanti in micro-intermezzi sotto i due minuti che quasi infastidiscono. 

2020 Speedball non è esattamente un concept album ma ruota quasi interamente alla realtà di un futuro prossimo dominato dalla droga, nuova realtà virtuale, e dal dominio della televisione dove crescono e si affermano i nuovi guru. Contrapposta a questo c'è la necessaria ricerca del ritorno ai valori veri, l'amicizia, l'amore, la dignità... Un messaggio in qualche modo avanti sui tempi, per un disco che è anche nei testi così spudoratamente anni 90 che non posso non provarne nostalgia. 



4 commenti:

  1. beh questo disco e Viaggio senza vento sono veramente belli...

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  2. Bel disco e ottimi i Timoria di quegli anni!

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  3. Su Agon Channel tutti i giorni alle 13 c'è "Quello che le donne non dicono", talk show al femminile condotto da Monica Setta: ogni giorno ci sono 2 ospiti che si confrontano.

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  4. A me la trimurti "viaggio senza vento", "2020: speedball" (che ho in cd con autografo di Renga, per l'appunto) e "Eta beta" piace molto, per quanto si, sembri un po' datata a risentirla oggi. Ma parliamo della fine che ha fatto Omar Pedrini nella sua ragguardevole carriera da solista. :D

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