La Danimarca non è certo nota come fucina di gruppi musicali di altissimo livello, ma qualche spunto interessante in una storia dell'hard rock e dell'heavy metal l'ha dato. Con i Pretty Maids, per esempio, band a cavallo tra l'heavy metal e l'AOR che ha esordito (dopo un EP omonimo) nel 1984 con il fulminante Red, Hot & Heavy!
Fin dall'inizio è subito evidente quale sia il punto di forza della band: il cantante Ronnie Atkins, capace di spaziare agevolmente da trucidi urlacci heavy metal a interpretazioni più sentite e melodiche, con grande estensione vocale e ottimo spirito interpretativo. Uno da (ri)scoprire. E dopo l'intro tratta da "O Fortuna" si parte subito fortissimo con Back to Back, classica cavalcata metallica che alle solite armi vincenti del genere aggiunge una sapiente tastiera (suonata da Alan Owen), pronta anch'essa a diventare uno dei trademark della band. Segue la title track, pezzo classico e cadenzato quasi maideniano, altro cavallo vincente ancora oggi in molte scalette. Waitin' for the Time è la prima escursione in territori più melodici, ancora con Atkins e Owen sugli scudi. Seguono le rainbowiane Cold Killer e Battle of Pride (splendida la prima), lo speed metal di Night Danger, ancora un brano melodico si rivela essere A Place in the Night mentre Queen of Dreams è a mio parere l'highlight dell'album e forse dell'intera carriera del gruppo. Spero di trovarla su Youtube :) Si chiude con una cover: Little Darling dei Thin Lizzy... Atkins riesce QUASI a non far rimpiangere troppo Phil Lynott. Quasi. Non è comunque poco.
Disco splendido, da recuperare!
La titletrack: Red, Hot & Heavy, live dalla "loro" Danimarca
Allora, mettiamo subito le cose in chiaro. Se volete un disco che sprizza Hard & Heavy ottantiano da tutti i pori allora cazzo...dovete averlo. Se non lo volete...allora fottetevi!Nappo
RispondiEliminaHEavy metal!
RispondiEliminaesplicami la copertina del disco,grazie,miao
RispondiEliminaEhm..ok. Nel frattempo mi sono un attimo ricomposto, nel frattempo mi ero lasciato trasportare. cmq sat procurati anche Future world che non è male.
RispondiEliminaNappo
Mia cara miao, la copertina è insulsa e una delle più brutte della storia: ma il disco è bellerrimo!
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